C’è differenza tra “bisogno”
e “desiderio”.
Non avevo mai colto la sostanziale differenza tra i due
concetti e li utilizzavo,
superficialmente, quasi come sinonimi. Pochi giorni fa in un articolo (che
parlava di tutt’altro) ho trovato l’affermazione
che mi ha acceso la luce: “il bisogno è
mancanza, il desiderio è slancio”.
Non sono solo concetti diversi: sono due dimensioni
alternative.
Bisogno è mangiare, bere, avere un tetto: importante, certo,
ma è lo stesso per un topo, un gabbiano o un capodoglio.
Bisogno è avere un lavoro, riconoscimento sociale,
sicurezza: importantissimo, certo, ma è colmare un vuoto, una mancanza che mi fa
stare male, una necessità che non scelgo e che deriva dal mio vivere insieme ad
altri in un sistema sociale organizzato.
Ma il desiderio è altro:
Il desiderio è il sogno, il progetto;
il desiderio è la cifra dell’uomo, il sintomo della libertà,
la condizione della decisione.
Il desiderio non è un bisogno “allargato”, è fatto di altra sostanza, è una ipotesi che mi nasce
dentro, di cui mi innamoro, che decido di perseguire perché in essa riconosco
valore.
I desideri sono la mia vera vita, è in essi che si gioca e
si decide la mia identità più autentica.
I miei bisogni sono più piccoli di me, i miei desideri più
grandi.
Un bisogno si soddisfa, un desiderio si percorre.
Sono decisamente due cose diverse e l’augurio più bello che
si possa fare a qualcuno è di avere pochi bisogni e tanti desideri.
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