venerdì 1 luglio 2016

GENITORI E FIGLI. My two cents.




Penso che una delle cose più importanti per “essere” e “fare” bene la mamma o il papà sia distinguere la funzione dalla relazione.
La funzione di genitore varia, dipende dalle circostanze e dalle esigenze specifiche di ognuno, è più intensa nei primi anni di vita, si modifica con il passare degli anni, successivamente diminuisce e infine -gradualmente- termina.
Anche la relazione tra genitore e figlio si modifica nel tempo, conosce momenti più e meno intensi, forme diverse per esprimersi, ma -se sana e “fluida”- non termina mai, diventa una relazione tra adulti arricchita dall’affetto reciproco, unico nel suo genere, che di solito la caratterizza.
Per un certo numero di anni le due componenti (funzione genitoriale e relazione d’affetto) convivono, si intrecciano, si sovrappongono, si alimentano e a volte si intralciano a vicenda. Mano a mano che la funzione inizia diminuire, diventa sempre più importante riuscire tenere distinte le due componenti: se restano intrecciate l’una uccide l’altra.
Da parte del genitore, l’incapacità di smettere di esercitare una funzione non più necessaria o richiesta rivela la paura che venendo meno la funzione verrà meno anche la relazione; è vero invece piuttosto il contrario: sarà proprio l’“eccesso” di funzione genitoriale a danneggiare la relazione d’affetto, finendo per soffocarla.
Da parte del figlio, l’incapacità di prendersi gradualmente la responsabilità delle proprie scelte finisce per spingerlo a continuare ad esigere dal genitore l’esercizio della funzione di garanzia, rinunciando ad esercitare quell’autonomia decisionale, assumendone le conseguenze, che sola può condurlo allo stato di adulto e a salvaguardare –da adulto- la relazione d’affetto.
Le modalità per passare dall’esercizio delle funzioni genitoriali alla rinuncia ad esercitarle possono essere estremamente variabili e variamente graduate, purché si faccia strada con sempre maggiore lucidità la sostanziale differenza tra l’essere genitore e svolgerne le funzioni.